In pochi conoscono le praterie sottomarine eppure, almeno una volta nella vita é capitato di trovare delle piante sulle spiagge e di chiamarle alghe, ma non tutte sono alghe, nel senso che non tutte le piante marine sono alghe

Queste piante marine chiamate fanerogame, di varie specie, meglio conosciute come praterie marine sono necessarie e vitali per lo sviluppo della vita sott acqua. Crescendo sui fondali del mare, a circa 40/50 metri, in luoghi dove i raggi solari possono illuminarle (creando delle atmosfere suggestive per chi visita i fondali) queste piante ossigenano i fondali, salvaguardano l’erosione delle coste e danno riparo a molti organismi viventi.

Secondo un recente studio effettuato dal team universitario della Swansea University e pubblicato sulla Marine pollution bulletin, si é affermato il necessario bisogno di salvaguardare le praterie marine. Quest’ultime sono di vitale importanza per l’attività di pesca poiché: senza le praterie non cresce il novellame e senza novellame non si può pescare il pesce.

Riguardo il suddetto studio, dopo un anno di ricerca, il team di ricercatori britannico ha scoperto che un gran numero di novellame di speci commerciali, tipiche di quel mare, come il merluzzo, l’aringa e la platessa vive tra le praterie marine e che queste a causa dei vari cambiamenti climatici, dell inquinamento e del traffico marino stanno scomparendo velocemente e a livello globale. Cosa fare? Il team di ricerca mette in guardia la comunità e afferma che forse é arrivata l ora di far conoscere l’importanza di queste piante, creando vere e proprie zone protette.

Immaginare di vivere senza pesce non si può: si intaccherebbe l’economia di molti paesi incidendo sull ecosistema di molte società e sull alimentazioni di popoli che vivono prevalentemente di pesce.

Come riconoscere il pesce fresco: pochi semplici consigli.